Cesare Colombo. Milano Veduta Interna. Fotografie 1953/1990

Testi di Corrado Stajano e Roberta Valtorta – Catalogo della mostra (Milano, Arengario, 8 maggio – 8 giugno 1990), Fratelli Alinari, Firenze 1990

“Quasi 40 anni, una vita, dedicati da un fotografo a vedere Milano, grande città italiana e nello stesso tempo simbolo di una qualsiasi grande città del mondo. Aveva 18 anni, Cesare Colombo, quando nel 1953 cominciò a usare la macchina fotografica e le sue prime immagini – lavandaie che sciacquano panni nei navigli – rivelano subito le predilezioni e gli interessi ai quali resterà sempre fedele: il vivere quotidiano e i problemi sociali di una città che agli inizi della sua lunga perlustrazione di cronista dell’occhio è appena uscita dalla seconda guerra mondiale e dalle sue rovine, e attraverso stratificazioni successive, di persone, cose, fatti di grande rilievo collettivo, fatti minimi, diventa una metropoli complessa, profondamente diversa da quella ancora familiare che aveva cominciato a fotografare quasi ragazzo.
Cesare Colombo è un fotografo vitale, esuberante, appassionato, con una grandissima curiosità umana, privo di vizi e di velleità formalistiche, con la preoccupazione costante di non manipolare la realtà, di non renderla ingannevole, ma di rappresentarla com’è: osservando queste 150 fotografie si ha di continuo la percezione di essere dentro la biografia di una città.” 
(Corrado Stajano, dal testo in catalogo)